Trasporto casseforti: una soluzione per la consegna in appartamento

Il trasporto delle casseforti su per le scale è un’attività difficoltosa e che può cagionare alcuni rischi. Essi dipendono soprattutto dalle dimensioni e dal peso dell’elemento, che possono raggiungere livelli ragguardevoli.

Le alternative, ovvero le modalità di trasporto, possono essere numerose ma solo alcune mettono gli operatori al riparo dai pericoli, in primis per la loro salute e in secondo luogo per l’esistente (basti pensare ai danni causati da una caduta in terra della cassaforte).

Ne parliamo qui, focalizzandoci sulla soluzione più adeguata, soprattutto in certi casi: l’impiego massiccio del carrello saliscale elettrico.

Trasporto casseforti, un’attività insidiosa

Il trasporto delle casseforti è quasi per definizione difficoltoso e faticoso, quando non anche pericoloso. I motivi sono evidenti e riguardano in prima battuta le caratteristiche degli elementi.

  • Sono pesanti. Ovviamente dipende dalla cassaforte. Esistono molti modelli. Quelli più diffusi, e che si pongono lo scopo di conservare gioielli, denaro e preziosi in una certa quantità, non pesano meno di 20 kg. Le casseforti ad uso domestico più pesanti, poi, raggiungono anche gli 80 kg. Si tratta oggettivamente di un peso proibitivo per il trasporto a mano.
  • Non hanno una forma ergonomica. Un’altra difficoltà è cagionata dalla forma delle casseforti. Nella stragrande maggioranza dei casi, non presentano appigli utili, o almeno comodi. Questo rende difficoltosa la presa, e pone in essere il rischio caduta.
  • Possono essere ingombranti. Di nuovo, dipende dal tipo di cassaforte. Quelle medie, utilizzate tipicamente per le esigenze di appartamento, misurano circa 80 cm per lato. Alcune però possono superare il metro e mezzo, assumendo le dimensioni di vere e proprie cabine.

Un certo grado di difficoltà può essere causato, poi, dalle condizioni in cui versa l’immobile “di destinazione”. L’assenza dell’ascensore è un problema serio quanto diffuso, se si considera quanto sia mediamente vecchio il patrimonio urbanistico italiano. Senza contare la presenza di scale spesso strette, e che possono rendere lunghe e penose le attività di movimentazione.

Come trasportare le casseforti, le alternative a disposizione

Se è presente l’ascensore, il problema potrebbe considerarsi risolto. Non c’è però da cantare vittoria sempre e comunque. Il vano potrebbe risultare poco idoneo al contenimento di una cassaforte, se questa presenta dimensioni e pesi considerevoli.

Se l’ascensore non è presente, il primo istinto, almeno per gli operatori non in possesso di attrezzature adeguate, è di procedere con il trasporto a mano. Questo è possibile, almeno in linea teorica e qualora la cassaforte non sia estremamente ingombrante ed estremamente pesante.

Si tratta comunque di un’alternativa rischiosa, per tutti i motivi che abbiamo esposto nel paragrafo precedente. I rischi cui si va incontro sono di due tipi: danni fisici per gli operatori, danni all’esistente. Se l’elemento cade, può trascinare con sé, verso il basso, chi lo sta tenendo (a fatica) con tutto ciò che ne consegue per muscoli e articolazioni. Se la caduta è completa, a farne le spese potrebbero essere la superficie, i gradini, il pianerottolo.

Nemmeno il carrello saliscale manuale rappresenta la soluzione definitiva, in quanto è necessario comunque applicare una certa forza fisica e gestire il rischio caduta: le cassaforte di dimensioni ragguardevoli potrebbero essere contenute a fatica nel carrello, e cadere da un lato piuttosto che dall’altro.

La soluzione più importante è quindi il carrello saliscale elettrico. La movimentazione è pressoché automatica, basta un solo operatore, il quale tra l’altro non esercita forza fisica ma semplicemente guida il dispositivo. Ovviamente, il carrello dev’essere di qualità, tecnologicamente avanzato e, se possibile, pensato esplicitamente per le casseforti.

carrello trasporto cassefortiLe proposte di Mario per il trasporto di casseforti su per le scale

Tra i punti di forza di Mario c’è proprio la capacità di fornire carrelli saliscale elettrici per ogni esigenza. Buona parte dei modelli è differenziata per tipo di carico. Ovviamente, non mancano carrelli pensati per il trasporto di casseforti ed elementi simili. Ecco una panoramica.

Mario Super RD 158 GV

Mario Super RD 158 GV è tra i prodotti di punta di Mario. E’ pensato per la merce ingombrante e pesante, avente forma a “colonna” (o cabina slanciata). E’ potente, capiente e in grado di supportare carichi straordinari. E’ gestibile da un solo operatore e può trasportare anche armadi blindati e distributori automatici. Ecco le specifiche salienti.

  • Dimensioni: 56 x 50 x 158 cm (piegato); 56 x 50 x 200 cm (esteso)
  • Peso: 45 kg
  • Carico massimo: 250-310 kg
  • Velocità: 20 gradini al minuto
  • Autonomia: 1000 gradini
  • Tempo di ricarica: 6 ore

Mario Super SC 215 SCF

Mario SUper SC 215 SCF è tra i carrelli saliscale elettrici Mario più “poderosi” in assoluto. E’ pensato anch’esso per carichi pesanti e ingombranti, ma a prescindere dalla forma. Nella pratica, può trasportare anche oggetti dalla forma cubica o simil-cubica, come fotocopiatori e finanche camini pre-costruiti. Ovviamente, è perfetto per qualsiasi tipo di cassaforte. Ecco le specifiche salienti.

  • Dimensioni: 58 x 95 x 102 cm (piegato); 58 x 95 x 200 cm (esteso)
  • Peso: 100 kg
  • Carico massimo: 250-310 kg
  • Velocità: 20 gradini al minuto
  • Autonomia: 1000 gradini
  • Tempo di ricarica: 6 ore

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