Consulente logistica: come migliorare i processi aziendali con l’esperto giusto
Il consulente della logistica è una risorsa molto utile per tutte le attività complesse e che si caratterizzano per un certo grado di impegno nella movimentazione di merci, sia in entrata che in uscita.
Peccato che la sua utilità sia spesso sottovalutata. Molte aziende preferiscono gestire i processi logistica internamente o addirittura assegnare la loro supervisione a risorse umane afferenti ad altre aree.
Questa guida nasce con l’obiettivo di restituire al consulente logistico la centralità che merita. Forniremo informazioni sul suo operato, riveleremo i cambiamenti che può innescare in seno all’azienda, presenteremo i risultati che permette di ottenere.
Perché affidarsi a un consulente della logistica
La prima domanda da rispondere è proprio questa, anche perché consente in un colpo solo di sfatare alcuni miti su questa figura e sulla consulenza logistica in generale. Dunque, ecco i motivi principali che giustificano il ricorso al consulente della logistica.
- Ottimizzazione dei processi. Un consulente esperto è in grado di analizzare l’intera catena di approvvigionamento, individuando inefficienze e suggerendo soluzioni per migliorare i flussi di lavoro. Questo porta a una significativa riduzione dei tempi e dei costi operativi.
- Adattamento alle nuove tecnologie. La logistica sta diventando sempre più digitale, e l’integrazione di tecnologie come l’Internet of Things (IoT) e l’intelligenza artificiale richiede competenze specifiche. Un consulente può supportare le aziende nell’adozione di questi strumenti per rimanere competitive.
- Scalabilità operativa. Quando un’azienda si espande o modifica il proprio business model, la logistica deve essere adattata di conseguenza. Un consulente aiuta a creare sistemi scalabili in grado di crescere senza compromettere l’efficienza.
- Conformità normativa. La gestione logistica richiede il rispetto di normative nazionali e internazionali, che variano in base al settore e al paese. Un consulente della logistica può garantire che l’azienda rispetti tutte le leggi e i regolamenti vigenti, evitando sanzioni e interruzioni operative.
Cosa fa un consulente della logistica
Entriamo ora nel dettaglio delle attività del consulente della logistica, riportando le sue mansioni principali.
- Analisi e revisione dei processi logistici. Il consulente studia l’attuale struttura logistica dell’azienda, valutando aree di miglioramento in termini di efficienza, costi e tempi di consegna, proponendo soluzioni personalizzate.
- Sviluppo e implementazione di strategie. Dopo l’analisi iniziale, il consulente elabora strategie logistiche, come l’ottimizzazione dei magazzini, l’automazione dei processi e la riduzione dei tempi di trasporto, per garantire un funzionamento più fluido.
- Monitoraggio delle performance. Il consulente non si limita all’implementazione delle strategie, ma monitora costantemente l’andamento delle operazioni logistiche, analizzando i dati per verificare se gli obiettivi prefissati vengono raggiunti.
- Formazione del personale. Un altro compito importante è trasferire competenze e conoscenze al personale interno, affinché sia in grado di gestire autonomamente le nuove soluzioni logistiche implementate, garantendo così continuità e sostenibilità nel tempo.
Le trasformazioni che un buon consulente della logistica mette in atto
Giunti a questo punto, è utile disegnare una prospettiva, ovvero il punto di arrivo di un’attività logistica curata da un consulente.
- Maggiore efficienza operativa. Il consulente rivede i flussi di lavoro e introduce nuove tecnologie e strategie che velocizzano i processi. Questo si traduce in una logistica più snella e reattiva, con un significativo risparmio di tempo.
- Riduzione dei costi. L’ottimizzazione della gestione dei magazzini, la riduzione dei tempi di trasporto e l’eliminazione delle inefficienze portano a una riduzione generale dei costi operativi, consentendo all’azienda di migliorare la propria redditività.
- Maggiore capacità di adattamento. Le aziende che si affidano a un consulente acquisiscono una maggiore flessibilità nella gestione della logistica, permettendo loro di rispondere rapidamente a variazioni della domanda, fluttuazioni del mercato o cambiamenti normativi.
- Innovazione tecnologica. Il consulente aiuta l’azienda a integrare nuove tecnologie e strumenti digitali, come sistemi di gestione del magazzino automatizzati o piattaforme di tracciabilità in tempo reale, portando la logistica a un livello avanzato di automazione e controllo.
- Miglioramento della customer experience. Grazie all’ottimizzazione dei tempi di consegna e all’affidabilità dei processi logistici, i clienti finali ricevono i prodotti più velocemente e con minori errori. Questo aumento della soddisfazione del cliente rafforza la reputazione dell’azienda e la sua fidelizzazione.
Un consiglio niente affatto scontato: l’impiego dei carrelli saliscale elettrici
Il consulente della logistica, come abbiamo visto, offre un punto di vista esterno. Spesso, però, offre anche un punto di vista alternativo. Ciò significa che potrebbe suggerire soluzioni a primo acchito peculiari, frutto non solo di una conoscenza approfondita ed estesa, ma anche dell’uso intensivo del cosiddetto pensiero laterale. Il riferimento è alla proposizione di dispositivi pensati per altre attività, ma che possono tornare utili anche per la logistica.
Un esempio? Il carrello saliscale elettrico.
Come suggerisce il nome, il carrello saliscale elettrico è un dispositivo che trasporta carichi più o meno pesanti su per le scale. La sua caratteristica principale è la capacità di muoversi in autonomia. Grazia all’alimentazione con batteria e a un sistema di locomozione raffinato (formato da gruppi di tre ruote o cingoli) è in grado di salire le scale da solo, o nella peggiore delle ipotesi con un supporto leggero da parte dell’operatore.
Il carrello saliscale elettrico viene solitamente utilizzato per le consegne in appartamento, che di per sé rappresentano una parte non trascurabile della logistica. In questo caso, pongono gli operatori al riparo dal rischio infortuni, riducendo il loro coinvolgimento dal punto di vista fisico.
Nondimeno, il carrello saliscale elettrico può fornire un contributo per la gestione delle merci in magazzino. Nello specifico, sopperisce ai limiti dei dispositivi utilizzati più di frequente, come i carrelli elevatori. Immaginiamo un magazzino disposto su più livelli, magari collegati da classiche scale in metallo.
Per quanto il carrello elevatore possa essere all’avanguardia, l’operatore avvertirà sempre alcune difficoltà nel movimentare le merci in altezza. Senza contare il fatto che l’uso dei carrello elevatore pone in essere rischi sempre più gravi mano a mano che le altezze da coprire aumentano.
In questo contesto, risulta più sicuro l’utilizzo di un dispositivo che anziché aggirare le scale, le percorre. Insomma, un dispositivo come il carrello saliscale elettrico.
Ovviamente, non un carrello qualsiasi, bensì uno in grado di gestire carichi pesanti e ingombranti, e allo stesso tempo a suo agio con le scale strette, come di tanto in tanto appaiono quelle che collegano i piani di un magazzino.
Non è semplice trovare questi carrelli. E’ necessario rivolgersi a un rivenditore-produttore capace di predisporre un’offerta ampia e variegata, che copra esigenze quasi estreme come quella che abbiamo appena descritto. Un rivenditore-produttore come Mario Carrelli.
Noi di Mario Carrelli figuriamo tra i leader del segmento dei carrelli saliscale elettrici. Calchiamo la scena da quasi vent’anni, ovvero da quando il mercato era ancora agli albori. Ci spinge la volontà di offrire sempre il meglio, di integrare le più recenti tecnologie, di rispondere alle necessità di una vasta gamma di aziende.
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