Ottimizzare i costi di trasporto e aumentare la redditività: una guida esaustiva
Ottimizzare i costi di trasporto è un imperativo per tutte quelle aziende che, per motivi di logistica o semplicemente correlati alle attività produttive, si trovano a gestire la spedizione di considerevoli carichi di merce.
Per fortuna, esistono strategie consolidate che permettono di ridurre i costi, agendo sulle inefficienze o adottando tecniche che consentono di risparmiare. Il tutto, chiaramente, senza compromettere l’efficienza dei trasporti medesimi.
Ne parliamo qui, fornendo una panoramica di queste strategie e introducendo l’uso di un dispositivo pensato per altre attività, ma che può tornare estremamente utile anche in questi casi: il carrello scaliscale elettrico.
Le migliori strategie per ridurre i costi per il trasporto
Le strategie per ottimizzare i costi di trasporto riguardano il trasporto in senso stretto ma anche e soprattutto la gestione dei carichi. E’ infatti in questo ambito che si annidano le inefficienze più gravi e in grado di compromettere la formazione di margini rilevanti.
La pianificazione del percorso
Pianificare il percorso è il miglior modo per ridurre i costi. Significa individuare il percorso non solo più breve, ma anche meno congestionato dal traffico. Ciò si traduce in una riduzione dei consumi, dettaglio non di poco conto se si considera il fabbisogno di furgoni, camion e tir e i prezzi del carburante, che ormai da molto tempo permangono su livelli elevati.
Per pianificare il percorso è necessario uno sforzo analitico non da poco. Occorre raccogliere i dati riguardanti i vari tragitti e interpretarli alla luce dei costi che determinano. Non di rado è necessario agire per gradi, svolgendo le classiche prove del nove, effettuando verifiche sui vari tracciati e mettendo in relazione i numeri che risultano dall’una e dall’altra soluzione. Tutto ciò si traduce in un impegno organizzativo che coinvolge più competenze, in un investimento di risorse che però non tarda a dare i suoi frutti.
Il consolidamento
Il consolidamento è un’altra strategia per ridurre i costi del trasporto. Una strategia per giunta relativamente facile da implementare in quanto comporta un mero sforzo organizzativo e raramente costringe raramente a investimenti in tecnologie avanzate. Per inciso, il consolidamento consiste nell’accorpamento in un’unica spedizione di merci relative a più ordini. In questo modo, il mezzo viene riempito sempre al massimo delle sue possibilità, riducendo il numero dei viaggi. Le conseguenze sui costi sono facilmente immaginabili e possono essere anche ingenti.
Il consolidamento comporta spesso anche uno studio delle destinazioni, allo scopo di individuare le combinazioni più adeguate e porre le basi per evitare qualsiasi forma di disservizio. L’altra faccia della medaglia del consolidamento è proprio questa: il rischio che si sacrifichi la puntualità sull’altare della comodità e della riduzione dei costi.
Agire sulle operazioni di carico e scarico
Ma esiste un’altra leva che può essere azionata per ottimizzare i costi di trasporto. Una a cui raramente si pensa, quando si progettano azioni in grado di generare risparmi e aumentare i margini: le operazioni di carico e scarico.
Le operazioni di carico e scarico vengono spesso trascurate. In un certo senso, vengono date per scontate. Nella peggiore delle ipotesi, vengono considerate come attività “irreformabili”, per le quali si può fare ben poco. E invece è possibile agire su di esse per ridurre i costi di trasporto a monte. Come? Basta automatizzarle.
Quando si parla di automatizzazione il pensiero va ai dispositivi robotici, quindi a strumenti disponibili solo a livello di prototipo, scarsamente utilizzabili, vuoi per i costi vuoi per le incertezze legate al proprio utilizzo.
Eppure esistono dispositivi dall’uso consolidato, pienamente a portata anche dell’azienda più piccole. Dispositivi pensati per altre attività ma che possono tornare utili per automatizzare, almeno in parte, le attività di carico e scarico: i carrelli saliscale elettrici.
Il ruolo dei carrelli saliscale
I carrelli saliscale elettrici sono dispositivi che percorrono i gradini in maniera pressoché autonoma portando con sé un carico più o meno pesante. Sono movimentate da gruppi di tre ruote o cingoli simili a quelli delle ruspe e dei carri armati. Sono alimentati da una batteria, spesso in litio, che garantisce un’autonomia di centinaia di gradini.
Sono pensati per il trasporto di carichi su per per le scale e si rivelano provvidenziali in assenza di ascensori. Alcuni modelli, tuttavia, spiccano per delle funzionalità aggiuntive, che li rendono perfetti anche per ottimizzare le attività di carico e scarico merci. Stiamo parlando della funzionalità di “autocarico”.
I carrelli con questa funzionalità sono in grado di salire i gradini o le rampe che li separano dal vano del camion, del furgone, del tir. Soprattutto, mantengono salda la presa sul carico e sulla superficie su cui sono appoggiati, resistendo alle sollecitazioni che il trasporto su strada pone in essere. Una volta giunti a destinazione, scendono dal vano proprio così come sono saliti. In tal modo, automatizzano una delle operazioni più “costose” in termini di forza lavoro. In genere, infatti, i carrelli richiedono un solo operatore per essere gestiti.
Cosa offre Mario Carrelli
Ovviamente, non tutti i produttori di carrelli saliscale elettrici offrono modelli di questo genere, spendibili anche per le operazioni di carico e scarico, capaci di ottimizzare i costi di trasporto. Anzi, i produttori in questione sono relativamente pochi.
Tra questi spicca Mario Carrelli. Leader del segmento dei carrelli saliscale elettrici, è operativo da oltre trent’anni, lasso di tempo nel quale ha frequentato il mercato con fare pionieristico. Forte di un corposo dipartimento ricerca e sviluppo, ha migliorato progressivamente la sua offerta, integrando via via tecnologie sempre più avanzate, fino a comporre una linea di carrelli all’avanguardia e in grado di soddisfare molteplici esigenze.
Tra i modelli di punta di Mario spicca il Super SC215 SCF. E’ un carrello imponente ma anche molto facile da utilizzare. Vanta una portata di 300 kg, un’autonomia di oltre 1000 gradini e una velocità di 20 gradini al minuto. Soprattutto, è dotato della funzionalità “autocarico”; che gli consente di salire e scendere in autonomia da furgoni e camion. Dunque, può essere utilizzato per automatizzare, almeno in parte, le operazioni di carico e di scarico.