L’importanza della sicurezza nei trasporti: normative, best practice e strumenti per la prevenzione degli incidenti
La sicurezza nella logistica e nei trasporti è un ambito cruciale per le aziende che intendano agire non solo in modo etico, ma anche intelligente. Il tema è infatti legato al rispetto per il lavoro altrui, ma anche alla produttività e alle speranze di crescita economica dell’azienda.
Ne parliamo qui, chiarendo l’importanza della sicurezza nel mondo dei trasporti, descrivendo le best practices e fornendo tutti i riferimenti normativi. In chiusura, introdurremo uno strumento innovativo per la prevenzione degli incidenti: il carrello saliscale elettrico.
Sicurezza nella logistica nei trasporti: una questione etica, produttiva ed economica
Stando all’immaginario collettivo, la sicurezza nel mondo del lavoro, e nella logistica/trasporti in particolare, è un fatto essenzialmente etico. Prestare attenzione a questo tema significa garantire ai dipendenti la possibilità di lavorare senza correre rischi inutili, significa porli al riparo da incidenti che possono generare lesioni se non addirittura la morta. Significa, in parole povere, manifestare concretamente rispetto per i lavoratori.
Eppure, la sicurezza nella logistica e nei trasporti è un fatto anche produttivo ed economico.
Produttivo, perché lavoratori in predo al senso di incertezza erogano prestazioni peggiori; senza considerare i casi di assenza per infortunio, i quali ovviamente incidono sulla capacità di un’azienda di erogare servizi.
Economico, perché un’azienda che gestisce con superficialità questo tema, e quindi non rispetta le normative, va incontro a pesanti conseguenze. Il rischio principale è quello di subire richieste di risarcimento. Tuttavia, le conseguenze si verificano anche in assenza di incidenti, qualora il datore di lavoro non ottemperasse agli obblighi di legge. Per esempio, si parla di un’ammenda di 2.500-6.400 euro anche per la semplice omessa redazione del Documento di Valutazione dei Rischi.
Da tutto ciò emerge una verità inconfutabile: non vi è alcuna ragione, etica o economica, per sottovalutare la questione della sicurezza.
Sicurezza sul lavoro nella logistica e nei trasporti: le normative di riferimento
La normativa di riferimento per la sicurezza dei trasporti, ma in realtà per la sicurezza sul lavoro in generale, è il famoso decreto legislativo n. 81 del 2007, noto come Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro.
Il testo disciplina, quasi settore per settore, tutte le regole da rispettare e stabilisce anche le sanzioni.
Per quanto concerne gli obblighi del datore di lavoro del settore trasporti, si segnalano (tra gli altri) i seguenti. Per inciso, alcuni di questi sono esclusivi del settore, mentre altri non lo sono.
- Valutazione dei rischi. Il datore di lavoro deve effettuare una valutazione dei rischi specifici per il settore trasporti, identificando potenziali pericoli e adottando misure preventive per garantire la sicurezza dei lavoratori. Per l’occasione, deve nominare un RSPP, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Inoltre, deve far redigere il già citato Documento di Valutazione dei Rischi, un testo che informa sui principali rischi che quella specifica attività determina.
- Formazione e informazione. Il datore di lavoro fornire ai lavoratori una formazione adeguata e continua sui rischi legati alla loro attività, sulle procedure di sicurezza e sull’uso corretto delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale.
- Gestione delle emergenze. Il datore di lavoro deve predisporre un piano di emergenza, includendo procedure per l’evacuazione e il soccorso in caso di incidenti, e garantire che i lavoratori siano addestrati a seguirlo correttamente.
- Manutenzione delle attrezzature. Il datore di lavoro deve assicurare una manutenzione regolare e corretta delle attrezzature di trasporto e dei dispositivi di sicurezza, per prevenire guasti e incidenti durante l’uso.
- Sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro deve garantire che i lavoratori siano sottoposti a sorveglianza sanitaria periodica, per monitorare lo stato di salute in relazione ai rischi professionali specifici e adottare misure correttive se necessario. Per l’occasione, deve nominare uno o più medici del lavoro.
Questo è invece un prospetto, molto sintetico, delle sanzioni cui va incontro il datore di lavoro del settore trasporti.
- Omessa nomina del RSPP. Arresto da 3 a 6 mesi o multa da 2.500 euro a 6.400 euro
- Omessa redazione Documento di Valutazione dei Rischi. Arresto da 3 a 6 mesi o multa da 2000 euro a 4000 euro.
- Mancata formazione dei lavoratori. Arresto da 2 a 4 mesi o multa da 100 euro a 5200 euro.
- Mancato invio dei lavoratori a visita medica (in caso di sorveglianza sanitaria). Multa da 2000 euro a 4000 euro.
Le best practices della sicurezza nei trasporti
Passiamo ora alle azioni che il datore di lavoro, e l’azienda in generale, può intraprendere per garantire al massimo la sicurezza dei dipendenti (e non solo).
Manutenzione regolare dei veicoli
La manutenzione regolare dei veicoli è fondamentale per garantire la sicurezza nei trasporti. Questa attività comprende controlli periodici e interventi di manutenzione preventiva su motori, freni, pneumatici e sistemi di sicurezza.
La manutenzione, come logico che sia, aiuta a prevenire guasti meccanici durante i viaggi, riducendo il rischio di incidenti. Un dettaglio non di poco conto, e che riguarda non solo i dipendenti ma anche gli altri conducenti.
Una best practices, a tal proposito, potrebbe consistere nella programmazione di ispezioni mensili dei freni e degli pneumatici dei camion per assicurarsi che versino in condizioni ottimali. Tale pratica, per inciso, non solo aumenta la sicurezza, ma può anche migliorare l’efficienza operativa e prolungare la vita utile dei veicoli.
Formazione continua del personale
La formazione continua del personale è fondamentale per mantenere alti standard di sicurezza nei trasporti. Gli autisti e il personale di supporto devono essere costantemente aggiornati sulle nuove normative, tecnologie e pratiche di sicurezza.
Ad esempio, una compagnia di trasporti potrebbe organizzare corsi trimestrali di aggiornamento per i propri autisti, che comprendano moduli sulla guida sicura, la gestione dei carichi e le procedure di emergenza.
Si tratta di compiere un salto di qualità rispetto agli obblighi di legge, fornendo un percorso di aggiornamento più completo.
Controllo e monitoraggio dei carichi
Il controllo e monitoraggio dei carichi è un’altra pratica fondamentale per la sicurezza nei trasporti. Carichi mal distribuiti o non adeguatamente fissati possono causare incidenti gravi. Le aziende dovrebbero utilizzare strumenti e tecniche per garantire che i carichi siano ben bilanciati e saldamente assicurati.
Per esempio, l’uso di sensori di peso e sistemi di tracciamento in tempo reale può aiutare a monitorare la posizione e la stabilità dei carichi durante il trasporto. Tale pratica, infatti, riduce il rischio di ribaltamenti e incidenti causati da carichi instabili.
Implementazione di tecnologie di sicurezza avanzate
L’implementazione di tecnologie di sicurezza avanzate può migliorare significativamente la sicurezza nei trasporti. Il riferimento è ai sistemi di frenata automatica, assistenti alla guida, telecamere di sicurezza e dispositivi di monitoraggio della fatica del conducente.
Ad esempio, l’installazione di un sistema di frenata automatica sui camion può compensare gli effetti della distrazione o dei colpi di sonno ed evitare collisioni frontali.
L’adozione di tali tecnologie non solo aumenta la sicurezza, ma può anche ridurre i costi legati agli incidenti e migliorare l’efficienza operativa.
Uno strumento innovativo per la prevenzione degli incidenti: il carrello saliscale elettrico
Un’altra idea è utilizzare strumenti ad alto tasso tecnologico progettati per altro, ma che si rivelano utili anche in una prospettiva di maggiore sicurezza del settore trasporti.
Un esempio? Il carrello saliscale elettrico.
Il carrello saliscale elettrico è un dispositivo in grado di contenere un carico e percorrere in autonomia le scale. E’ dotato di gruppi di tre ruote o cingoli movimentati da una batteria. In genere, può trasportare alcuni quintali.
E’ utilizzato principalmente per le consegne in appartamento o comunque in luoghi raggiungibili solo mediante scale.
Il carrello saliscale elettrico è una risorsa per garantire la sicurezza nel settore trasporti per tutta una serie di motivi.
- Riduce il rischio infortuni. L’alternativa al carrello saliscale elettrico, quando si devono trasportare carichi medi e piccoli su per le scale, è il trasporto a mano o con carrello manuale. Entrambi i metodi (e in particolare il primo) richiedono l’uso della forza fisica e non garantiscono la stabilità del carico. Ciò determina un rischio infortunio, es. strappi muscolari e cadute, molto elevato. Rischio che può essere scongiurato proprio grazie ai carrelli saliscale elettrici.
- In alcuni casi, sostituisce egregiamente la sponda idraulica. Il riferimento è soprattutto ai carichi piccoli e medi, per cui l’uso della sponda idraulica sarebbe eccessivo o comunque dispendioso in termini di tempo. Ovviamente, il carrello saliscale elettrico deve essere pensato anche per il carico e lo scarico autonomo.
- Libera risorse umane. Il carrello saliscale elettrico è un dispositivo avveniristico, che fa riferimento alle più recenti tecnologie. E’ un gioiello dell’automazione. Da qui, la necessità di allocare una sola persona. Ciò significa liberare energie per altre mansioni e ottimizzare le attività dei lavoratori.
Perché scegliere Mario
Il mercato è piuttosto eterogeneo e un carrello non vale l’altro. Soprattutto, un prodotto non vale l’altro.
Il consiglio è di affidarsi solo a quelli in grado di predisporre un’offerta variegata, composta da modelli specializzati, adatti ciascuno a una specifica esigenza o a uno specifico gruppo di esigenze. Produttori come Mario Carrelli.
Noi di Mario Carrelli presidiamo il segmento dei carrelli saliscale elettrici fin dalla sua nascita. Offriamo modelli ultra-specializzati. Alcuni di questi, sono pensati proprio per garantire la sicurezza nei trasporti di carichi medi, medio-piccoli e grandi.
Rappresentano dunque una risorsa non solo per aumentare la produttività e la velocità, ma anche per assicurare serenità ai lavoratori e al datore di lavoro.