Carrelli cingolati usati: quando conviene acquistarli e quanto costano

Vale la pena acquistare carrelli cingolati usati? Come sceglierli? Quanto costano? Se lo chiede chi, operando nella logistica e nelle consegne, necessita di un dispositivo del genere e sta valutando più opzioni, anche e soprattutto in una prospettiva di risparmio.

Ne parliamo qui, parlando innanzitutto dei carrelli cingolati e approfondendo poi la questione dell’usato. Chiariremo i pro e i contro di questa soluzione, forniremo qualche consiglio per scegliere bene, elaboreremo una stima dei costi.

Carrelli cingolati usati vs carrelli a tre ruote: le differenze

I carrelli cingolati rappresentano una tipologia particolare di carrello saliscale elettrico. In quanto tale, anche il “cingolato” si pone lo scopo di trasportare merci pesanti e ingombranti su per le scale in quasi totale autonomia. Un sollievo per chi deve consegnare elettrodomestici, mobili, serramenti, bombole etc. in abitazione e teme di non poter utilizzare l’ascensore. Un sollievo anche per chi, nel corso delle normali attività di logistica, si trova a dover superare dislivelli importanti.

A differenziare il carrello cingolato non è lo scopo ma il meccanismo di movimentazione. Esso è garantito dall’azione di veri e propri cingoli, simili in tutto e per tutto a quelli dei carri armati. 

La principale alternativa, ovvero il carrello a ruote, si muove grazie a gruppi di tre ruote che superano un gradino alla volta.

La presenza dei cingoli garantisce dei pro e dei contro. Il vantaggio più grande consiste nella stabilità, che è leggermente superiore a quella dei tre ruote. I cingoli, d’altronde, poggiano su una superficie più ampia. In luogo di ciò, e anche della potenza che i cingoli stessi esprimono, possono sopportare carichi molto imponenti, che possono superare i 250 kg.

Non mancano gli svantaggi. Su tutti, le dimensioni. I carrelli cingolati sono infatti ingombranti, dettaglio non di poco conto se si considera che il patrimonio urbanistico italiano è abbastanza anziano e non di rado “funestato” da scale strette. 

Si segnala anche un costo di norma superiore, sebbene la varietà presente all’interno di ciascuna tipologia renda i prezzi tutto sommato sovrapponibili. 

Quando conviene acquistare un carrello cingolato usato

Cosa si può dire, nello specifico, dei carrelli cingolati usati? Conviene acquistarli? In linea teorica, non vi è alcun motivo per rigettare l’ipotesi a priori. La vita media di un carrello cingolato dipende dall’uso che se ne fa, questo è ovvio, ma di norma dura parecchi anni. Insomma, trovare un buon usato è possibile.

Allo stesso tempo, i carrelli richiedono un certo lavoro di manutenzione, e non è affatto raro cadere preda delle cattive intenzioni di un proprietario che, anziché disfarsi di un carrello poco funzionante, pensa di poterne ricavare qualche euro.

Il consiglio dunque è da un lato di applicare gli stessi criteri dell’acquisto dei carrelli nuovi e dall’altro di profondere la massima attenzione a chi sta vendendo il carrello.

Nel primo caso sarebbe bene guardare a elementi quali la compatibilità del dispositivo con i carichi di lavoro prospettati e con il luogo di “lavoro”. Di nuovo, il rischio è che il carrello, in quanto cingolato, manifesti difficoltà a percorrere scale strette. 

Nel secondo caso sarebbe bene rivolgersi non già ai privati, quanto ai produttori-rivenditori ufficiali di carrelli saliscale. Molti di essi, infatti, si occupano anche dell’usato. Ciò che più conta, si occupano di usato ricondizionato, ovvero rimesso in sesto e quindi in grado di esprimere performance paragonabile ai modelli nuovi.

Tra queste aziende spicca proprio Mario Carrelli. Dedichiamo nel ricondizionamento lo stesso impegno che profondiamo nella produzione di carrelli nuovi. L’approccio è lo stesso, ed è teso a garantire le massime prestazioni.

Quanto costano i carrelli cingolati usati?

Affrontiamo ora un tema scottante, quello dei prezzi. Quanto costano i carrelli cingolati usati? E’ impossibile fornire cifre precise, anche perché la variabilità è importante per i nuovi, e lo è a maggior ragione per gli usati.

Tuttavia, si può prospettare un prezzo pari al 40-60% del modello nuovo, a seconda degli anni di utilizzo. Se l’usato è ricondizionato, il prezzo può salire all’80%. Ma in quel caso ne varrebbe davvero la pena e il risparmio sarebbe comunque importante.

Si parla, in ogni caso, di qualche migliaio di euro.

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