Esistono diverse tipologie di saliscale per disabili, a seconda delle necessità e dell’ambiente che devono servire.
Ad esempio i montascale a poltroncina devono essere conformi alla direttiva macchine 2006/42 CE, devono essere dotati di batteria funzionante autonomamente in caso di assenza o interruzione di energia elettrica ed il motore deve essere contenuto al loro interno, in modo da consentire il passaggio delle persone in piedi intorno al carrello.
Installare un montascale a poltroncina non richiede molto tempo, modifiche all’impianto elettrico o interventi di ristrutturazione.
I montascale per disabili possono essere di vario tipo:
- Pedana servoscala per il trasporto di persone in piedi;
- Sedile servoscala per il trasporto di persone sedute;
- Pedana servoscala sedile ribaltabile per il trasporto di persone in piedi o sedute;
- Piattaforma servoscala ribaltabile per il trasporto di persone su sedia a ruote;
- Piattaforma servoscala con piattaforma a sedile ribaltabile per il trasporto di persone su sedia a ruote o persone sedute.
Qualsiasi tipologia di saliscale per disabile si decida di installare, è importante che la soluzione scelta sia funzionale e che non richieda interventi troppo invasivi e dispendiosi sia all’interno che all’esterno dell’edificio.
Il saliscale o montascale per disabili è una soluzione che può essere personalizzata, costruita su misura per salire e scendere le scale, infatti la rotaia che supporta la poltroncina viene progettata e realizzata in fabbrica con macchine a controllo numerico in grado di lavorare con affidabilità e precisione.
Anche i tempi di montaggio sono ridotti al minimo: in una giornata il lavoro è finito.
Saliscale disabili: le agevolazioni
Le persone disabili con problemi di deambulazione possono usufruire di una serie di agevolazioni e detrazioni fiscali per l’acquisto di questo utile strumento. Alcune aziende del settore danno la possibilità infatti di acquistare questi dispositivi a prezzi decisamente agevolati.
Le detrazioni fiscali e i contributi sono previsti per l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti nelle abitazioni tramite l’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici, mini-ascensori domestici, montascale a poltroncina, carrelli saliscale, montascale mobili e sollevatori.
I contribuenti che possono servirsi di queste detrazioni sono le persone disabili, i familiari che se ne fanno carico e gli invalidi civili. Gli invalidi civili sono le persone disabili riconosciute ufficialmente dalle Aziende Sanitarie Locali o da enti pubblici preposti (ad esempio l’Inps).
Il decreto Legge 83/2012 stabilisce la detrazione della spesa sostenuta dalle imposte di reddito delle persone fisiche al 50% e la applica agli interventi sugli immobili.
Anche l’Iva è soggetta ad agevolazioni: infatti per la fornitura di impianti ed ausili destinati ai portatori di handicap si applica pari al 4%.
Inoltre esiste un contributo statale parziale per il “superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati” (Legge 13 del 1989) a fondo perduto con un importo che varia a seconda del totale complessivo dell’intervento.
Per avere questo tipo di contributo non è necessario avere il riconoscimento di “invalidità” in quanto è sufficiente possedere una certificazione medica dove vengono attestate le patologie per le quali risulta impossibile muoversi senza l’installazione di particolari dispositivi e senza l’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’avente diritto o chi ne vuole usufruire deve presentare la domanda negli uffici del proprio comune di Residenza. Le persone con invalidità al 100% hanno la precedenza nella graduatoria rispetto agli altri richiedenti per l’ottenimento del contributo.